- 20. 45 - Ritrovo in Campo San Donato, presso il pozzo, dove un'arpista, rigorosamente in costume settecentesco, intrattiene con le note del suo strumento i partecipanti che cominciano ad arrivare alla spicciolata. Gli attori stanno ultimando i preparativi: gli ultimi ritocchi ai costumi, un ultimo ripasso delle parti.
L'organizzatrice della serata, Cristina Pustetto, e il parroco di San Donato, Don Carlo, presentano la "passeggiata":
- 21 10 - Arriva al punto di ritovo il Codega, interpretato da Paolo Zaniol: sarà lui ad accompagnare i partecipanti e a raccontare loro con fare colorito i segreti di Murano attraverso calli e viuzze. E lo farà "a la vecia"...
Codega: “Mi no capisso! Qua gera pien de campi e de rieli e da ‘ste parti ghe gera ‘na ciesa col monastero: San Marco e Andrea. In drento ghe gera na munegheta che la cantava co la voze de un anzolo del Santissimo paradiso: Perazzeta la se ciamava e i la veniva a ‘scoltar nobili e prencipi da ogni dove. La ciesa la stava da quela parte. (indica verso sinistra, verso le ciminiere delle Conterie) Mi desso vedo solo quei do dèi da gigante, grandi e grigi. Forse me gò perso. Adesso traversemo el ponteselo… Orpo! No ghe xe più neanca el Canal! Sarà in secca. Va ben! Mi ve gò da guidar e ve guidarò! Vorà dir che caminaremo sule acque come nostro signor Iesus. Andemo de qua!”
-21.35 - Si arriva in Campo San Bernardo, dove Marco Toso Borella racconta di un convento ed una chiesa dedicati al Santo di Chiaravalle e un tempo presenti in quel luogo che da loro prese il nome. Per terra, esattamente nel luogo dove sorgeva il tempio sacro, è tracciata la sua planimetria che dà ai presenti la suggestione di calpestare un passato che non c'è più. Sucessivamente si mostrano le riproduzioni di alcuni quadri un tempo appesi alle pareti della chiesa ed ora situati altrove, e si narra la vita e i miracoli di San Bernardo, titolare della chiesa.
Si fa quindi "rivivere" ai presenti un miracolo accaduto cinquecento anni prima: quello della "Madonna Parlante alla povera vedova". Ad interpretare Laura Bertanza, Emanuela Siega. La "voce celeste" è di Giuliana Spanò. Un momento emozionante ed intenso. -22.15- Ma il Codega preme, spazientito e la comitiva si sposta verso Calle Brussa, dove è appeso il ritratto di un importante esponente della famiglia Brussa: quell'Osvaldo valente decoratore, di cui il sito tratta in Personaggi e Toponomastica.
-22.30- Si arriva quindi in Campo San Donato dove alcuni personaggi in costume, interpretati da giovani attori della Compagnia Teatrale Muranese, scambiano qualche battuta con il Codega. Anche in questo campo è tracciata la planimetria dell'antico Palazzo del Podestà, fatto rivivere in pianta e mostrato attraverso antiche incisioni. -22.45- Il colpo ad effetto a conclusione della serata: il Codega con la sua "macchina magica" fa rivedere "in loco" gli antichi affreschi un tempo presenti a decorare la facciata di Palazzo Trevisan. Una magia veramente suggestiva: molti dei bambini presenti alla serata, a distanza di tempo, ancora ricordano l'immagine di quel palazzo bianco acceso di ornamenti.'obbiettivo di Murano Scomparsa è, forse, raggiunto: quelle pietre, quei palazzi, quei luoghi denominati con titoli senza corpo cominciano ad averne uno: quello della memoria... P.S. La "macchina magica" del Codega era un videoproiettore ma non diciamogli che lo abbiamo scoperto: l'uomo è parecchio scorbutico... Resoconto della serata del 17 giugno 2005, avvenuta a Murano. Murano Scomparsa I - Pagina tratta dal Sito Isola Invisibile - La Murano della memoria |
![]() |